Regia di Jean-louis Guillermou

Nel 1703, mentre Antonio Vivaldi comincia una carriera brillante di maestro di violino, Venezia è in crisi. Nel 1704, diventa “maestro di violino allʼingleseˮ allʼIstituto di Santa Maria della Pietà. Nel 1713, alla soglia dei 40 anni, comincia
unʼopera, Ottone in Alba. Scrive concerti anche per divertire e sorprendere la sua gente: le feste sono importanti a Venezia. Inizia il suo legame artistico con la cantante lirica Anna Giro, che diventerà la migliore interprete delle sue opere. Nel
1714 realizza la sua seconda opera, Orlando finito pazzo. Vivaldi è preso di mira dal patriarca che vuole distruggere la sua carriera, vietandogli di comporre opere, a nulla vale lʼintercessione di Papa Benedetto XIII. Il maestro, viene posto
sotto rigida sorveglianza. Il contralto Anna Giro, col sostegno della sorella, diventa anche la tesoriera di Vivaldi. Si insinua nella diceria popolare una relazione amorosa tra i due, che Antonio negherà sempre. Vivaldi è conosciuto in tutte le corti dʼEuropa per la sua creatività e il suo virtuosismo, ma viene messo ai margini della scena artistica nella sua città. Prima della fine di maggio 1740, Vivaldi decide di lasciare Venezia per andare a Vienna, dove raggiungerà la sua amica Anna Giro. Però, morto lʼimperatore che lo avrebbe protetto, viene
trascurato dallʼaristocrazia: i problemi legati alla successione al trono e la sua condizione di prete cattolico non operano a suo favore. Muore il 28 luglio 1741, a Vienna, allʼetà di 60 anni di unʼinfiammazione interna. I funerali sono semplici, solo pochi vi prendono parte nella cattedrale di San Stefano.

Premio della Giuria, al Festival Cinema e Musica di Besançon; Selezione ufficiale al Festival di Montreal.

Con Stefano Dionisi, Michel Serrault, Annette Schreiber, Christian Vadim

Musiche di Antonio Vivaldi

Produzione: Vivaldi Production, Ila Palma – Dream Film, Francia, Italia 2006

Genere: drammatico, musicale

Vivaldi. Un principe a Venezia

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