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Regia di Ciprì e Maresco

I fratelli Gemelli (tre, con il figlio di uno di loro affetto da handicap e costretto sulla sedia a rotelle) vengono costretti da una coppia di nani mafiosi ad ospitare un anonimo e silenzioso personaggio (che dà il nome al film, essendo
semplicemente chiamato “Lo zio d’Americaˮ). I nani sono responsabili dellʼorganizzazione di un attentato nei confronti del fratello del boss del luogo, Don Masino. Dopo un lungo periodo di prigionia forzata all’interno della loro abitazione, dovuta al gran numero di cani randagi che assediano la città, simbolo del degrado che prende il sopravvento sulla “razza umanaˮ, lo “zioˮ sparisce misteriosamente ed i quattro si recano alla sua ricerca.

Con Salvatore Gattuso e Francesco Arnao, Pippo Augusta, Antonino Bruno, Rosario Carollo, Camillo Conti, Salvatore Farina, Pietro Giordano, Natale Lauria, Giovanni Lo Giudice, Marcello Miranda, Giuseppe Paviglianiti, Francesco Tirone

Progetto e produzione esecutiva: Rean Mazzone, TeaNova-IlaPalma, Italia 1995

Produzione Galliano Juso per Digital Film

Distribuzione: Filmauro di Aurelio De Laurentiis (tutti i diritti Filmauro)
Genere: grottesco

Lo zio di Brooklyn

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