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Regia di Stefano Casertano

Più di cento anni fa finiva lʼImpresa di Fiume, guidata da GabrieleDʼannunzio, iniziata il 12 settembre 1919, finita il 27 dicembre 1920 dopo le cannonate, in una vera e propria guerra civile tra italiani dopo la fine della primaguerra mondiale. Il “Poetaˮ, alla testa di un piccolo esercito di ribelli in una marciasu Fiume, aveva “conquistatoˮ la città Dalmata che riteneva parte dellʼItalia “percompletare il Risorgimentoˮ italiano. Fu un atto di patriottico eroismo ounʼesaltazione del desiderio di potere e del culto della personalità, un violentopreambolo che riaccendeva la miccia della guerra, aprendo la porta ainazionalismi europei del secolo XX? Una vicenda, partita da Venezia, che daRoma a Zagabria fa discutere ancora oggi, in un territorio che aveva a lungo vistoconvivere la popolazione italiana e croata, nei territori prima appartenentiallʼimpero austro-ungarico. Una iniziativa militare e politica che ricevetteanche il sostegno simbolico dal Berlin Dada Club, movimento culturale e artisticonato come protesta politica nei confronti della società borghese e nazionalista suiniziativa degli artisti Raoul Hausmann, George Grosz, John Heartfield. Unaricostruzione storica dellʼavventura dannunziana che genera ancora parericontrastanti e, al contempo, una esplorazione della “fascinazioneˮ per la figuradel dittatore-poeta nellʼimmaginario collettivo.

Con Giordano Brino Guerri, Vittorio Sgarbi, Ilaria Rocchi, Alessandro Marzo Magno, Tea Perinic

Genere: documentario

Produzione<

Il poeta che volle farsi re

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